Ebiter Milano: contributo fino a 200,00 euro per i centri estivi 2025

Previsto un contributo per i dipendenti delle aziende del Terziario, della Distribuzione e dei Servizi

Ebiter Milano offre ai dipendenti del settore, per l’anno 2025, un contributo a sostegno dei costi sostenuti per la frequenza di centri estivi pubblici e privati. 

Tale beneficio è stabilito per i lavoratori a tempo indeterminato, compresi gli apprendisti e i lavoratori a tempo determinato che:

– svolgono la propria attività nella Città Metropolitana di Milano e nella Provincia di Monza Brianza;

– sono in forza presso datori di lavoro in regola con il versamento delle quote contributive da almeno 12 mesi all’atto della presentazione della domanda;

– sono in forza presso datori di lavoro che applicano integralmente il CCNL Terziario, Distribuzione e Servizi, sia per la parte economico – normativa sia per la parte obbligatoria.

Il contributo sarà a favore di un solo genitore del nucleo familiare per ogni figlio, anche adottivo e/o in affido e a carico del richiedente, che, durante il periodo di frequenza, abbia un’età compresa tra i quattro anni compiuti e i quattordici anni.

La somma, prevista fino ad un importo massimo di 200,00 euro, viene riconosciuta per i soli mesi di giugno, luglio e agosto 2025, presso strutture con frequenza non inferiore a 4 giorni a settimana, per l’intera giornata o parte di essa. 

La domanda di ammissione al sostegno economico dovrà essere redatta su apposito modulo online, disponibile sul sito internet, e trasmessa dal 16 settembre 2025 al 14 novembre 2025. 

Criteri di selezione per i controlli preventivi delle dichiarazioni 730/2025 con rimborso

L’Agenzia delle entrate ha stabilito i criteri di selezione per il controllo preventivo delle dichiarazioni dei redditi, modello 730/2025, che risultano a rimborso (Agenzia delle entrate, provvedimento 1 luglio 2025, n. . 277593).

I controlli preventivi possono essere applicati a dichiarazioni presentate direttamente, tramite il sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale, o anche tramite CAF o professionisti abilitati.

 

Le dichiarazioni oggetto di controllo sono quelle modello 730/2025 con esito a rimborso che presentano modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata le quali incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta.
Un ulteriore motivo di controllo è che tali modifiche presentino elementi di incoerenza rispetto ai criteri pubblicati nel provvedimento, o che determinino un rimborso di importo superiore a 4.000 euro.

Gli elementi di incoerenza che possono portare alla selezione per il controllo preventivo sono individuati come segue:

  • scostamento per importi significativi dei dati risultanti nei modelli di versamento, nelle certificazioni uniche e nelle dichiarazioni dell’anno precedente;
  • presenza di altri elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle certificazioni uniche;
  • presenza di situazioni di rischio individuate in base alle irregolarità verificatesi negli anni precedenti.

L’Agenzia delle entrate può effettuare i controlli preventivi in via automatizzata o mediante verifica della documentazione giustificativa.
Questi controlli devono essere svolti entro quattro mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, o dalla data di trasmissione, se quest’ultima è successiva al termine.

 

Il rimborso spettante, una volta concluse le operazioni di controllo preventivo, è erogato dall’Agenzia non oltre il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, o dalla data di trasmissione se successiva.

CCNL Istruzione e Ricerca: resoconto dell’incontro per rinnovo 

Prosegue il confronto tra Aran e Flc-Cgil su scuola, università, ricerca

Il 26 giugno 2025, come da comunicato della Flc-Cgil, si è svolto il 5° meeting tra Aran e le OO.SS. per il rinnovo del contratto di settore per il triennio 2022-2024.

 

Nel corso dell’incontro, i temi affrontati sono stati quelli relativi alle relazioni sindacali, al rafforzamento della contrattazione integrativa e al benessere dei lavoratori; mentre, per il settore Università e Ricerca ci si è soffermati anche su ferie, permessi e malattie, a seguito delle modifiche avanzate dall’Aran.

 

Per quanto concerne la Scuola si è evidenziata la necessità di estendere, a livello di Istituto, i compensi per i coordinatori di classe e altre funzioni collegiali; oltre all’indennità di disagio per il personale docente e Ata che opera su più sedi e all’indennità di responsabilità per i docenti accompagnatori in viaggi di istruzione. A livello nazionale, è necessaria l’inclusione, nella contrattazione, dei criteri per i passaggi verticali e le posizioni economiche del personale Ata.

Per quanto concerne l’Università, la richiesta ha riguardato l’inserimento del regolamento sul diritto allo studio tra le materie di contrattazione. È stato, inoltre, sollevato il problema della lentezza del processo autorizzativo delle sequenze contrattuali relative alle aziende ospedaliere universitarie e alla figura del tecnologo. L’Aran ha dato riscontro a questa richiesta confermando di avere sollecitato gli organismi di controllo. Per Università, Ricerca e AFAM è stata ripresentata la richiesta di spostare la materia della mobilità alla contrattazione integrativa nazionale.

Per quanto concerne la Ricerca, la Flc-Cgil chiede la definizione di tempi certi per il processo autorizzativo dei contratti integrativi da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze e Funzione Pubblica. Accolto positivamente il riferimento alla possibilità di usufruire del buono pasto nelle giornate di lavoro agile e l’inserimento tra le materie di informazione dei dati sull’utilizzo delle risorse dei fondi dell’importo erogato e del numero di lavoratori coinvolti. Infine, per le ferie, è stata chiesta maggiore flessibilità nella programmazione per il personale tecnico-amministrativo e chiarimenti sul contenuto dell’articolo 59 del CCNL del 21 febbraio 2002.

Infine, per quanto concerne AFAM è stato valutato positivamente l’utilizzo delle risorse dei fondi, con dettaglio su importo e numero di lavoratori. Per i ricercatori e il personale docente è stato richiesto l’inserimento, nella contrattazione, dei criteri di accesso e delle tempistiche per il passaggio tra tempo pieno e tempo definito e viceversa.

 

A chiusura dell’incontro, viene sottolineata l’importanza delle risorse economiche e la necessità di riconoscere ai lavoratori le loro spettanze in riferimento alla perdita di potere d’acquisto subita nel triennio implicato. Il prossimo incontro è atteso per la prossima settimana.

Congedo parentale: aggiornato il servizio online

Inserita una nuova funzionalità che consente a cittadini e Contact center multicanale la consultazione dei periodi richiesti (INPS, messaggio 30 giugno 2025, n. 2078). 

L’INPS ha comunicato che il servizio “Domande di maternità e paternità” è stato integrato con la nuova funzionalità “Consulta contatori congedo parentale” per consentire al cittadino e al Contact center multicanale dell’Istituto la consultazione dei congedi parentali richiesti.  

La nuova funzionalità, accessibile direttamente dal servizio, consente di consultare le proprie richieste di congedo parentale relative a nascite o adozioni/affidamenti avvenuti negli ultimi 12 anni.

Per ogni figlio nato o adottato/affidato, ciascun genitore può consultare le seguenti informazioni:

– totale congedo parentale;
– totale congedo parentale accolto con indennità;
– totale congedo parentale accolto senza indennità.

Cliccando sul pulsante “Dettaglio periodi”, ciascun genitore può inoltre consultare il dettaglio dei periodi richiesti suddivisi tra periodi definiti (accolti o respinti) e periodi in lavorazione.

Il dato “totale” del contatore (con o senza indennità) considera solamente i periodi di congedo parentale “accolti” e non anche i periodi “in lavorazione”.

Tramite il pulsante “Mostra filtri” è possibile applicare dei filtri alla lista, mentre tramite il pulsante presente nella colonna “Azioni” è possibile visualizzare le informazioni relative alla domanda trasmessa attraverso i canali telematici.

Se il genitore richiedente ha figli che abbiano compiuto 12 anni o minori adottati/affidati per i quali siano trascorsi più di 12 anni dall’ingresso in famiglia (o abbiano compiuto la maggiore età) la procedura non mostra alcun risultato, non sussistendo più il diritto al congedo parentale.

L’INPS, infine, fornisce il link per l’accesso al servizio “Domande di maternità e paternità”, al cui interno è presente la funzionalità “Consulta contatori congedo parentale”, ovvero https://serviziweb2.inps.it/AS0207/DomandeMatFrontEnd/webapp/homepage.