Contribuzione 2024 per piccoli coloni e compartecipanti familiari



L’INPS fornisce indicazioni relative alla contribuzione dovuta dai concedenti per i piccoli coloni e compartecipanti familiari per l’anno 2024, ricordando anche termini e modalità di pagamento dei contributi (INPS, circolare 4 luglio 2024, n. 80).


L’INPS, dopo aver ricordato il quadro normativo di riferimento per la contribuzione dovuta dai concedenti ai piccoli coloni e compartecipanti familiari (art. 28 D.P.R. n. 488/1968, art. 7 Legge n. 233/1990, D.Lgs. n. 146/1997), si sofferma sui contributi relativi all’anno 2024.


 


Aliquota contributiva dovuta al Fondo pensioni lavoratori dipendenti 


 


Per l’anno 2024 continua a trovare applicazione il disposto dei commi 1 e 2 dell’articolo 3 del D.Lgs. n. 146/1997, che prevede l’aumento di 0,20 punti percentuali dell’aliquota dovuta al Fondo pensioni lavoratori dipendenti per la generalità delle aziende agricole sino al raggiungimento dell’aliquota complessiva del 32%, a cui si deve aggiungere l’incremento di 0,30 punti percentuali di cui all’articolo 1, comma 769, della Legge n. 296/2006.


 


Pertanto, l’aliquota per l’anno 2024 risulta così determinata:


 











Aliquota dovuta al Fondo pensioni lavoratori dipendenti Dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024
Concedente Concessionario Totale
21,15% (esclusa la quota base pari a 0,11%) 8,84% 29,99%

Riduzione degli oneri sociali e del costo del lavoro


 


Per i concedenti, che versano l’aliquota dello 0,43% per gli assegni familiari, gli esoneri sono i seguenti: 0,43% per gli assegni familiari; 0,03% per la tutela della maternità; 0,34% per la disoccupazione.


 


L’esonero di un punto percentuale complessivo da applicarsi sulle aliquote della gestione di cui all’articolo 24 della Legge n. 88/1988 previsto dalla Legge finanziaria 2006, a valere prioritariamente sull’aliquota contributiva degli assegni per il nucleo familiare, è cumulabile con quello già previsto dall’articolo 120 della Legge n. 388/2000 e va applicato in caso di mancanza di capienza sulle altre aliquote contributive della citata gestione, prediligendo la maternità e la disoccupazione ed escludendo l’aliquota per il trattamento di fine rapporto, nonché quella di finanziamento dei fondi interprofessionali per la formazione continua.


 


Per i concedenti, pertanto, l’esonero di un punto percentuale opera sull’aliquota della disoccupazione, come da sottostante prospetto:


 







Aliquota disoccupazione 2,75%
Esonero ex art. 1, co. 361/362, L. 266/2005 1,00%

Contributi INAIL


 


I contributi INAIL sono fissati nella misura del 10,125% per assistenza infortuni sul lavoro e del 3,1185% per addizionale infortuni sul lavoro.


 


L’INPS ricorda in merito che, per l’anno 2024, la riduzione dei premi e dei contributi di cui all’articolo 1, comma 128, della Legge n. 147/2013, è stata fissata nella misura pari al 15,11%. Tale riduzione è applicata agli elenchi delle aziende individuate e trasmessi dall’INAIL.


 


Agevolazioni per zone tariffarie – Anno 2024


 


Le agevolazioni per zona tariffaria per l’anno 2024 risultano così quantificate:


 

















TERRITORI MISURA AGEVOLAZIONE DOVUTO
Non svantaggiati 100%
Montani 75% 25%
Svantaggiati 68% 32%

Termini e modalità di versamento dei contributi


 


L’INPS ricorda che i termini di scadenza per il pagamento delle 4 rate per la contribuzione relativa all’anno 2024 sono fissati al 16 luglio 2024, 16 settembre 2024, 18 novembre 2024 e al 16 gennaio 2025.


 


Infine, riguardo alle modalità di pagamento, si precisa che il concedente del rapporto di piccola colonia/compartecipazione familiare tramite il sito istituzionale dell’INPS potrà visualizzare la lettera contenente il dettaglio contributivo e stampare la delega di pagamento F24, accedendo al servizio online “Modelli F24 – Rapporti di lavoro Piccoli coloni e CF”.


 

Rimborso delle spese sostenute dai dipendenti per l’attività sportiva praticata dai figli

L’Agenzia delle entrate ha fornito chiarimenti sulla possibilità di far rientrare le spese sostenute dai dipendenti per l’attività sportiva praticata dai figli nell’ambito applicativo delle iniziative di welfare aziendale escluse da imposizione fiscale (Agenzia delle entrate, risposta 3 luglio 2024, n. 144).

L’articolo 51, comma 1, del TUIR prevede che costituiscono reddito di lavoro dipendente tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro.

Lo stesso articolo, al comma 2, lettera fbis), dispone che non concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente le somme, i servizi e le prestazioni erogati dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti per la fruizione, da parte dei familiari, dei servizi di educazione e istruzione anche in età prescolare, compresi i servizi integrativi e di mensa ad essi connessi, nonché per la frequenza di ludoteche e di centri estivi e invernali e per borse di studio a favore dei medesimi familiari

Successivamente il comma 190 della Legge n. 208/2015 ha esteso l’esenzione IRPEF per le somme, i servizi e le prestazioni per: la fruizione, da parte dei familiari, dei servizi di educazione e istruzione compresi i servizi integrativi e di mensa ad essi connessi anche se non inerenti alla frequenza degli asili nido; per la frequenza di ludoteche e di centri estivi e invernali.

La menzione delle borse di studio a favore dei familiari dei dipendenti completa la gamma dei benefit con finalità didattiche e di istruzione, per la cui definizione tornano utili i chiarimenti forniti dall’Agenzia con la circolare n. 23/2000, con la quale è stato precisato che rientrano nella lettera fbis) le erogazioni di somme corrisposte al dipendente per assegni, premi di merito e sussidi per fini di studio a favore di familiari.

In tale nozione possono essere ricompresi i contributi versati dal datore di lavoro per rimborsare al lavoratore le spese sostenute per le rette scolastiche, tasse universitarie, libri di testo scolastici, nonché gli incentivi economici agli studenti che conseguono livelli di eccellenza nell’ambito scolastico.

Data l’ampia formulazione della lettera fbis), sono riconducibili alla norma il servizio di trasporto scolastico, il rimborso di somme destinate alle gite didattiche, alle visite d’istruzione ed alle altre iniziative incluse nei piani di offerta formativa scolastica nonché l’offerta anche sotto forma di rimborso spese di servizi di babysitting.

 

In generale, con riferimento ai rimborsi per le spese sostenute per l’attività sportiva praticata dai familiari, l’Amministrazione finanziaria ha chiarito che detti rimborsi non rientrano nell’ambito di applicazione dell’articolo 51, comma 2, lettera fbis), del TUIR.

In altri termini, tale disposizione riguarda i servizi di educazione e istruzione resi nell’ambito scolastico e formativo, compresi i relativi ”servizi integrativi”.

Ne consegue che le spese per l’attività sportiva praticata dai familiari, solo se svolte nell’ambito di iniziative incluse nei piani di offerta formativa scolastica possono rientrare nell’esclusione prevista dalla suddetta lettera fbis).

 

Pertanto, nel caso di specie, in cui una società dichiara l’intenzione di voler rimborsare le spese per attività sportive svolte dai figli dei dipendenti, non svolte nell’ambito di iniziative incluse nei piani di offerta formativa scolastica, le somme rimborsate dal datore di lavoro dovranno essere assoggettate a tassazione ai sensi dell’articolo 51, comma 1, del TUIR.

CCNL Alberghi Conflavoro-Confsal: sottoscritto il rinnovo contrattuale



Novità in arrivo su classificazione del personale, assunzioni, apprendistato e minimi retributivi


Il 18 giugno scorso Conflavoro Pmi e Fesica-Confsal, assistita da Confsal, hanno sottoscritto il rinnovo del CCNL che interessa le lavoratrici ed i lavoratori che operano nei settori del turismo, pubblici esercizi, ristorazione collettiva e commerciale e alberghi. Il CCNL, che decorre dal 1° giugno 2024 ed ha scadenza al 31 maggio 2027, prevede un ampliamento del campo di applicazione, estendendo gli effetti contrattuali anche alle sale bingo e gaming hall, stabilendo una classificazione del personale unica. 
Novità anche per quel che concerne le diverse forme di assunzione, con una revisione del part-time, dello smart working e l’estensione della proporzione numerica per l’attivazione dei contratti a tempo determinato. A tal proposito, l’appendice che contiene le causali per i contratti a tempo determinato superiori a 12 mesi stabilisce un passo avanti in questo senso e un miglioramento per il settore. Inoltre, viene inserito anche l’istituto della stagionalità con l’elenco delle attività e le casistiche. Posta a revisione anche la disciplina dell’apprendistato, estesa anche alle sale bingo e gaming hall. Ovviamente, il rinnovo non ha tralasciato l’aspetto retributivo, con una revisione in aumento delle tabelle retributive. Di seguito le tabelle retributive relative ai vari settori.

Pubblici esercizi, ristorazione collettiva e commerciale, rifugi alpini, stabilimenti balneari, alberghi diurni, imprese di viaggio e turismo, tour operator e network di agenzie di viaggio e turismo




































































Livello Minimo al 1° giugno 2024 Minimo al 1° giugno 2025 Minimo al 1° giugno 2026 Minimo al 1° giugno 2027
Quadro A 2.331,55* 2.397,20* 2.463,00* 2.512,35*
Quadro B 2.153,05* 2.212,45* 2.271,85* 2.316,40*
1° livello 2.000,30  2.054,10 2.107,90 2.148,25
2° livello  1.821,70  1.869,15  1.916,55  1.952,15 
3° livello 1.713,70 1.757,30 1.800,90 1.833,55 
4° livello  1.612,70  1.652,70 1.692,70  1.722,70
5° livello  1.507,90 1.544,10 1.580,35  1.607,50
6° livello S 1.447,00 1.481,05 1.515,10 1.540,65
6° livello  1.425,30 1.458,55 1.491,80 1.516,75
7° livello  1.332,55 1.362,40 1.392,25  1.414,65 

*In aggiunta alla retribuzione, al Quadro A spetta un’indennità di funzione pari a 75,00 euro; al Quadro B un’indennità pari a 70,00 euro.


Pubblici esercizi e Stabilimenti balneari minori




































































Livello Minimo al 1° giugno 2024 Minimo al 1° giugno 2025 Minimo al 1° giugno 2026 Minimo al 1° giugno 2027
Quadro A  2.326,00*  2.392,00*   2.457,80* 2.507,15*
Quadro B 2.148,00* 2.207,60* 2.267,00* 2.310,55*
1° livello  1.995,00  2.049,25 2.103,05 2.143,40
2° livello  1.817,10 1.865,15 1.912,60  1.948,15 
3° livello 1.710,00 1.754,00 1.797,55 1.830,20
4° livello 1.610,00   1.650,05 1.690,05 1.719,05
5° livello  1.505,00 1.541,50 1.577,80 1.604,90 
6° livello S 1.444,10 1.478,70 1.512,75 1.538,30
6° livello 1.422,90 1.456,25  1.489,50 1.514,50
7° livello   1.328,70  1.358,55 1.388,40  1.410,80

*In aggiunta alla retribuzione, al Quadro A spetta un’indennità di funzione pari a 75,00 euro; al Quadro B un’indennità pari a 70,00 euro.

Aziende alberghiere, complessi turistico-ricettivi dell’aria aperta, porti e approdi turistici




































































Livello Minimo al 1° giugno 2024 Minimo al 1° giugno 2025 Minimo al 1° giugno 2026 Minimo al 1° giugno 2027
Quadro A 2.316,51*  2.401,55*  2.486,55* 2.550,45* 
Quadro B 2.144,65* 2.223,35* 2.302,05* 2.361,25* 
1° livello 1.998,20 2.071,55 2.144,90  2.200,05
2° livello 1.826,35 1.893,40 1.960,40 2.010,80 
3° livello 1.722,45  1.785,70  1.848,95 1.896,50
4° livello 1.625,30 1.684,95 1.744,60 1.789,45
5° livello 1.524,30 1.580,25 1.636,20 1.678,25
6° livello S 1.465,70 1.519,50 1.573,30  1.613,75
6° livello 1.444,95  1.498,00 1.551,05 1.590,95
7° livello 1.354,05 1.403,75 1.453,45 1.490,80

*In aggiunta alla retribuzione, al Quadro A spetta un’indennità di funzione pari a 75,00 euro; al Quadro B un’indennità pari a 70,00 euro.

Aziende alberghiere minori




































































Livello Minimo al 1° giugno 2024 Minimo al 1° giugno 2025 Minimo al 1° giugno 2026 Minimo al 1° giugno 2027
Quadro A  2.303,15* 2.394.35*  2.479,60*  2.543,10*
Quadro B  2.132,60* 2.217,05* 2.296,00* 2.354,80*
1° livello 1.986,05 2.064,70 2.138,20 2.192,95 
2° livello  1.816,00  1.887,95 1.955,20 2.005,25
3° livello 1.713,35  1.781,20 1.844,65 1.891,90
4° livello 1.617,45 1.681,50  1.741,40   1.786,00
5° livello  1.517,00 1.577,10  1.633,25 1.675,10
6° livello S 1.459,05 1.516,85 1.570,85 1.611,10
6° livello 1.438,30 1.495,25 1.548,50 1.588,15
7° livello 1.348,05 1.401,45  1.451,35 1.488,50

*In aggiunta alla retribuzione, al Quadro A spetta un’indennità di funzione pari a 75,00 euro; al Quadro B un’indennità pari a 70,00 euro.

Ebav Veneto: contributo alle aziende per i costi di trascrizione e/o variazione

Le aziende artigiane della categoria trasporto merci possono richiedere il contributo solo se in regola con Ebav alla data di decesso titolare/socio

Entro il 31 luglio 2024 le aziende artigiane della categoria trasporto merci possono richiedere un contributo per i costi di trascrizione e/o variazione, sostenuti nell’anno di competenza 2023, da comunicare agli Enti preposti nel caso in cui risulti necessario operare modifiche a causa del decesso di titolare/socio azienda. Il contributo è previsto solo nel caso in cui sia presentata contestualmente una domanda A85 per spese funerarie titolare. Per il servizio in questione, l’accesso alle prestazioni Ebav è considerato possibile solo se l’azienda risulta in regola con Ebav alla data di decesso titolare/socio.
Il contributo è pari al 100% dei costi sostenuti. Il massimo erogabile è:
1.500,00 euro se l’azienda è aderente a Ebav da meno di 5 anni; 
3.000,00 euro se l’azienda è aderente a Ebav da più di 5 anni.
I contributi vengono erogati normalmente entro 3 mesi dalla data scadenza servizio tramite accredito su c/c intestato (o co-intestato) al soggetto richiedente il Servizio Ebav. La mancanza di dichiarazione IBAN, l’assenza di documentazione o di altri requisiti richiesti, possono determinare la mancata erogazione nei tempi previsti.
Ebav informa che potrà erogare il contributo richiesto esclusivamente fino al permanere della capienza dei fondi e/o delle risorse economiche dedicate al servizio, oggetto della richiesta del contributo stesso.