Violazioni sanabili tramite ravvedimento speciale: chiarimenti dal Fisco

Con riferimento a talune richieste di chiarimenti pervenute al Fisco riguardo all’istituto del “ravvedimento speciale”, l’Agenzia delle entrate ne ha precisato l’ambito di applicazione e i criteri di individuazione delle violazioni sanabili (Agenzia delle entrate, risoluzione 6 dicembre 2023, n. 67).

Con l’articolo 1, comma 174, della Legge di bilancio 2023 è stata introdotta la possibilità di avvalersi del ravvedimento speciale tramite cui sanare violazioni riguardanti le dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e a periodi d’imposta precedenti, con il pagamento di un diciottesimo del minimo edittale delle sanzioni irrogabili previsto dalla legge, oltre all’imposta e agli interessi dovuti.

 

La norma, inoltre, ha stabilito che il versamento delle somme dovute possa essere effettuato in 8 rate di pari importo, con scadenza della prima rata fissata al 30 settembre 2023 e che sulle rate successive alla prima, da versare, rispettivamente, entro il 31 ottobre 2023, il 30 novembre 2023, il 20 dicembre 2023, il 31 marzo 2024, il 30 giugno 2024, il 30 settembre 2024 e il 20 dicembre 2024, siano dovuti gli interessi nella misura del 2% annuo.

 

Tale regolarizzazione è consentita sempreché le violazioni non siano state già contestate, alla data del versamento di quanto dovuto o della prima rata, con atto di liquidazione, di accertamento o di recupero, di contestazione e di irrogazione delle sanzioni.

 

La norma di interpretazione autentica prevista dall’articolo 21 del D.L. n. 34/2023, in merito all’istituto del ravvedimento speciale, ha ribadito che, in generale, sono regolarizzabili tutte le violazioni per le quali è applicabile l’istituto del ravvedimento ordinario, commesse nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e in quelli precedenti, a condizione che la dichiarazione del relativo periodo d’imposta sia stata validamente presentata.

Ne restano, invece, escluse le violazioni:
– commesse quando la dichiarazione risulta omessa, fatta eccezione per l’ipotesi in cui il contribuente sia legittimamente esonerato da detto adempimento;
– relative a imposte non periodiche, per le quali, cioè, non è prevista dalle norme di riferimento la presentazione di una dichiarazione annuale (ad esempio, alle imposte di registro e di successione). 

 

Alla luce di ciò, l’Agenzia delle entrate ha ulteriormente chiarito che:

  • il ravvedimento speciale può essere utilizzato per regolarizzare anche le violazioni consistenti nell’indebito utilizzo dei crediti d’imposta non spettanti o inesistenti, mediante rimozione della violazione e versamento, in forma rateizzata ovvero in un’unica soluzione, delle relative sanzioni;

  • ciò che rileva è il momento di “commissione” della violazione sostanziale e non quello in cui lo stesso è stato esposto nell’apposito campo della dichiarazione annuale;

  • restano sempre escluse dal ravvedimento speciale le violazioni concernenti i crediti d’imposta utilizzati in compensazione dopo il 31 dicembre 2021;

  • la dichiarazione deve risultare validamente presentata, fatta eccezione, per l’ipotesi in cui il contribuente sia legittimamente esonerato dall’adempimento.

Pagamento delle prestazioni di lavoro occasionale e notifiche tramite App

L’INPS riepiloga le modalità di alimentazione del portafoglio elettronico per il Libretto Famiglia e il Contratto di prestazione occasionale e comunica la disponibilità di una nuova funzionalità di notifica sull’AppIO e su MyINPS (INPS, messaggio 6 dicembre 2023, n. 4380).

L’INPS, nel messaggio in oggetto, si rivolge agli utilizzatori di prestazioni di lavoro occasionali, ricordando innanzitutto le modalità di versamento della provvista destinata a finanziare l’erogazione del compenso al prestatore, l’assolvimento degli oneri di assicurazione sociale e i costi di gestione delle attività. 

 

Il portafoglio elettronico può essere alimentato attraverso il versamento delle somme mediante modello “F24, Elementi identificativi” (ELIDE), con l’indicazione dei dati identificativi dell’utilizzatore e di distinte causali di pagamento a seconda che si tratti di Libretto Famiglia (LIFA) o di Contratto di prestazione occasionale (CLOC).

 

L’utilizzatore, dopo avere inserito l’importo da versare, può generare il bollettino e scegliere una delle due modalità di pagamento “pagoPA” disponibili: Pagamento online “pagoPA” e Avviso di Pagamento “pagoPA”, quest’ultima presente dal mese di dicembre 2023.

 

Nel caso di Avviso, il pagamento può essere effettuato attraverso i canali fisici e online dei Prestatori di Servizio di Pagamento (PSP), ovvero: presso le agenzie della banca; utilizzando l’home banking del PSP (riconoscibili dai loghi CBILL o “pagoPA”); presso gli sportelli ATM abilitati delle banche; presso gli esercenti convenzionati con i PSP aderenti al sistema “pagoPA” (bar, edicole, ricevitorie, tabaccherie e supermercati); presso gli Uffici Postali e Punti Postali.

 

Inoltre, l’Avviso di Pagamento “pagoPA” può essere pagato anche tramite AppIO, utilizzando i dati dell’Avviso stesso.

 

Infine, l’INPS rende noto che, sempre a partire dal mese di dicembre 2023, è attiva sull’AppIO e su MyINPS una funzionalità di notifica relativa alle comunicazioni destinate agli utilizzatori del Libretto Famiglia e ai relativi prestatori.

 

In particolare, l’utilizzatore del Libretto Famiglia riceverà tempestivamente le comunicazioni relative alle disposizioni di pagamento predisposte nel mese corrente, all’aggiornamento del portafoglio elettronico a seguito del versamento effettuato e alla avvenuta liquidazione dei rimborsi, alle eventuali disposizioni di riemissioni dei pagamenti e alle informazioni sull’assenza di certificazione della titolarità dell’IBAN che impedisce il pagamento.

CCNL Commercio D.M.O.- Federdistribuzione: interruzione della trattativa

La trattativa contrattuale ha subito una battuta d’arresto. Chiesti aumenti retributivi e revisione contrattuale 

Federdistribuzione ha diramato un comunicato stampa al fine di chiarire la situazione in merito all’interruzione della trattativa sul rinnovo contrattuale relativo alla Distribuzione Moderna Organizzata, informando i lavoratori del settore. Il contratto riguarda i dipendenti che lavorano nelle imprese del commercio moderno alimentari e non alimentari operanti attraverso le formule della grande distribuzione, distribuzione organizzata/associata, catene di negozi, franchising, ingrosso, cash and carry e shopping on line, che sviluppano la propria attività attraverso centri commerciali, negozi a libero servizio di ogni dimensione (quali, ad esempio, ipermercati, superstore, supermercati, negozi di vicinato, grandi magazzini, grandi superfici specializzate e non) in tutte le categorie merceologiche in gestione diretta, franchising, e-commerce o altre formule distributive.
La Federazione ha chiarito come la negoziazione si sia interrotta per iniziativa delle OO.SS., malgrado i tentativi di mediazione, ribadendo la volontà di proseguire il dialogo. Nella nota è stato chiarito, a differenza di quanto espresso dai sindacati, che Federdistribuzione non ha avanzato richieste né messo in discussione gli istituti del rapporto di lavoro (tredicesima, quattordicesima, scatti di anzianità e ferie).
L’obiettivo è quello di proporre, al tavolo concertativo, incrementi salariali, sostenibilità dei costi per le imprese, classificazione delle mansioni e dei ruoli sulla base delle nuove professionalità legate all’evoluzione digitale. 

CCNL Chimica – Piccola Industria: firmato l’accordo per il rinnovo del contratto

Novità economiche e normative per i lavoratori dei settori accorpati di chimica, concia, plastica e gomma, abrasivi, ceramica e vetro

Dopo mesi di difficile trattativa è stata sottoscritta il 5 dicembre 2023 a Roma, tra la delegazione trattante di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e le rappresentanze di Unionchimica Confapi, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori delle piccole e medie imprese dei settori accorpati di chimica, concia, plastica e gomma, abrasivi, ceramica e vetro aderenti a Confapi, per il triennio 2023-2025. Nei settori operano circa 56.000 addetti, impiegati in 3800 imprese.
Dal punto di vista economico, l’accordo raggiunto prevede un incremento economico medio a regime così diviso nei vari settori:
– 167,00 euro per il Gomma-Plastica;
– 191,00 euro per il Chimico;
– 161,00 euro per Ceramica, Vetro e Abrasivi.
Le tempistiche di erogazione saranno uguali per tutti i settori, in 4 tranche: novembre 2023, gennaio 2024, aprile 2025, dicembre 2025. La prima tranche sarà di 100,00 euro al parametro medio per tutti i settori. Verrà inoltre riconosciuta anche un’indennità una tantum pari a 101,00 euro per tutte le lavoratrici ed i lavoratori dei settori interessati. 
In merito al welfare contrattuale, è stato definito a partire dal 1° gennaio 2025 l’aumento dello 0,10% a carico delle imprese sulla quota di Fondapi, il Fondo di Previdenza integrativa complementare di settore.
Dal punto di vista normativo si sono registrati avanzamenti normativi in materia di congedo parentale (integrazione indennità), congedo di paternità (giorno aggiuntivo rispetto quanto previsto dalla legge), malattia sopravvenuta durante il godimento delle ferie, conservazione del posto di lavoro, prevenzione degli infortuni, permessi L. 104/92 (possibile frazionabilità in ore), banca ore solidali, assemblee (ora aggiuntiva dedicata al sistema di bilateralità contrattuale), part-time, smart working. In tema di violenza di genere, sono stati introdotti nuovi articoli su misure per le donne vittime di violenza.
L’ipotesi, annunciano i Sindacati, sarà immediatamente sottoposta e votata dalle assemblee nelle aziende dalle lavoratrici e dai lavoratori delle piccole e medie imprese dei settori accorpati di chimica, concia, plastica e gomma, abrasivi, ceramica e vetro, aderenti a Confapi.