CCNL Anas: Una Tantum a febbraio e aprile



Al personale dipendente del gruppo ANAS verrà corrisposto l’importo di 450,00 euro a titolo di Una Tantum 


Con il CCNL siglato il 14 dicembre 2022, Anas e Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilpa Anas, Ugl Viabilità e Logistica, Sada Fast Confsal, Snala Cisal hanno definito gli importi dell’indennità Una Tantum da corrispondere, a copertura del periodo pregresso, al personale dipendente del Gruppo Anas.
L’Una Tantum, relativa all’esercizio 2022, è pari a 450,00 euro (riferita convenzionalmente alla posizione organizzativa ed economica B1) e verrà erogata in due tranche:
– la prima pari a 250,00 euro da corrispondersi nella mensilità di febbraio 2023;
– la seconda pari a 200,00 euro da corrispondersi nella mensilità di aprile 2023.


 


Febbraio 2023 


 


































Parametri Posizioni economiche Una Tantum
240 A 387,10
200 A1 322,58
170 B 274,19
155 B1 250,00
140 B2 225,81
115 C 185,48
100 C1 161,29

 


Aprile 2023 


 


































Parametri Posizioni economiche Una Tantum
240 A 309,68
200 A1 258,06
170 B 219,35
155 B1 200,00
140 B2 180,65
115 C 148,39
100 C1 129,03

 

Decreto carburanti,  il governo approva modifiche su buoni benzina ed eventuali interventi su prezzi

Passa la proroga dei buoni benzina fino alla fine dell’anno in corso e la possibilità di intervento in caso di aumento eventuale del prezzo del greggio (Presidenza del consiglio dei ministri, comunicato 12 gennaio 2023).

Il decreto legge in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti, approvato da Palazzo Chigi il 10 gennaio 2023, è stato modificato nella seduta del Consiglio dei ministri del 12 gennaio. I punti sottoposti a cambiamento riguardano i buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti e la possibilità che il governo si riserva di intervenire nel caso si verifichi un aumento del prezzo del greggio.

In particolare, per quel che riguarda il primo punto, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2023 il termine entro il quale il valore dei buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore, non concorrerà alla formazione del reddito da lavoro dipendente. In precedenza era il periodo citato era fissato al solo primo trimestre dell’anno.

Inoltre, si è stabilito che, in presenza di un aumento eventuale del prezzo del greggio e quindi del relativo incremento dell’IVA in un quadrimestre di riferimento, il maggiore introito incassato in termini di imposta dallo Stato possa essere utilizzato per finanziare riduzioni del prezzo finale alla pompa.

Rimangono pertanto invariate le norme relative alla trasparenza del prezzo dei carburanti che dettano agli esercenti l’attività di vendita al pubblico di carburante per autotrazione per uso civile l’obbligo giornaliero di comunicare il prezzo di vendita praticato.

Infatti, il Ministero delle imprese calcola e pubblica il prezzo medio giornaliero nazionale. Il decreto emanato il 10 gennaio prevedeva che tale prezzo deve essere esposto, con specifica evidenza, da parte degli esercenti insieme al prezzo da essi praticato. Laddove si verifichi la violazione, da parte degli esercenti, dei predetti obblighi di comunicazione e pubblicità dei prezzi, sono rafforzate le sanzioni amministrative che, in caso di recidiva, possono giungere alla sospensione dell’attività per un periodo da 7 a 90 giorni. Si intensificano i collegamenti tra il Garante prezzi e l’Antitrust, per sorvegliare e reprimere sul nascere condotte speculative. Allo stesso fine, si irrobustisce la collaborazione tra Garante e Guardia di Finanza. Prevista anche l’istituzione di una Commissione di allerta rapida per la sorveglianza dei prezzi.

Fondo Sani.In.Veneto: cambiamenti per le tutele volontarie dei lavoratori e familiari iscritti al Fondo

Importanti novità per le nuove sottoscrizioni al Fondo di assistenza sanitaria integrativa della Regione Veneto

A partire da oggi 13 gennaio 2023, si introducono cambiamenti rilevanti circa le tutele volontarie a pagamento, per i dipendenti delle aziende artigiane iscritti a Sani in Azienda e per i loro familiari a Sani in Famiglia.
Il primo riguarda la modalità di iscrizione, al fine di fidelizzare tutti gli aderenti. Difatti, se prima la sottoscrizione della tutela aveva una durata di 12 mesi a partire dal mese di acquisto, ora l’adesione diventa di lunga durata, attuabile in ogni periodo dell’anno, comportando un tacito rinnovo una volta scaduti i 12 mesi e con possibilità di interruzione qualora le condizioni iniziali non dovessero risultare più idonee per esser iscritti, o se venisse esercitata la disdetta prevista (possibile per coloro che hanno già raggiunto o raggiungeranno i 3 anni di anzianità nella tutela).
Altra importante novità introdotta è l’eliminazione del periodo di carenza, ragion per cui, la copertura delle tutele, partirà immediatamente dal 1° giorno del mese di sottoscrizione. La stessa, riferita al titolare artigiano, comprenderà al suo interno, con massimali in condivisione, anche il coniuge a carico ed i figli fino a 2 anni di età, senza versare in aggiunta alcunché.
Per quel che riguarda le protesi, che per le tutele volontarie avevano prestazioni e massimale inferiori, vi sarà una copertura fino a 1000,00 euro annui.
Grazie al nuovo sistema di adesione, si avrà dunque la possibilità di fruire delle nuove prestazioni introdotte per Sani In Veneto, con possibilità di incrementarle attraverso 2 livelli di coperture aggiuntive. Sarà pertanto possibile, avere dei livelli di tutela, maggiori per Sani In Famiglia e Sani In Azienda come di seguito riportato.
Livello Basic, che comprende le stesse prestazioni degli anni scorsi, quindi, visite specialistiche, esami diagnostici, interventi chirurgici, sezioni di fisioterapia, pacchetto prevenzione odontoiatrica comprendente 2 visite e 2 ablazioni, lenti, protesi, invalidità, prestazioni esenti, sostegno psicologico e le nuove introdotte nel 2023. Il costo del servizio prestato risulta essere di 125,00 euro per i titolari, e di 90,00 euro per i familiari (figli sopra i 2 anni e coniugi o conviventi non a carico) dei dipendenti e dei titolari.
Livello Dental, concernente tutte le coperture del livello Basic più la categoria “Cure Odontoiatriche” già presente per i dipendenti, avente un massimale pari ad euro 500,00 annui con rimborsi singoli di 40,00 euro o 50,00 euro per le cure dentistiche più frequenti, quali, otturazioni, estrazioni, capsule, curettage gengivale, bite notturno ecc. Il costo per utilizzare questo servizio è di 165,00 euro per i titolari, e di 130,00 euro per i familiari.
Livello Dentalplus, che contempla tutte le coperture dei livelli Basic e Dental, più le categorie “Ortodonzia” per tutte le spese legate all’apparecchio ortodontico avente un massimale triennale di 600,00 euro, ed “Impiantologia” e “Protesi”, per le spese di impianti dentali, rimborsabili al 50% dell’importo in fattura, con un massimale di 1000,00 euro. Il costo di tale servizio ammonta a 225,00 euro per i titolari, ed a 190,00 euro per i familiari.
Inoltre, per chi raggiunge nell’anno 2023 un’anzianità della tutela pari ad almeno 3 anni, ed effettua la sottoscrizione al Fondo per il prossimo anno, è prevista un’ulteriore agevolazione con una tariffa scontata del 50% del costo dei livelli Dental e Dentalplus, ossia 145,00 euro e 110,00 euro per il Dental, mentre 175,00 euro e 140,00 euro per il Dentalplus.
Tutti i termini e le condizioni di acquisto verranno poi riportate nella sezione documenti del sito e sul portale dove si effettuano pagamenti elettronici.
Da ultimo è bene specificare altresì che, le tutele esistenti scadranno mano a mano nel 2023 e potranno essere rinnovate solo alle nuove condizioni di adesione.

CCNL Terziario (Sistema Commercio – Confsal): siglato l’accordo integrativo



Previsti l’una tantum e un’anticipazione sui futuri aumenti contrattuali 


In data 29 dicembre 2022 è stato siglato tra la Confederazione delle Imprese e dei Professionisti – Sistema Impresa e la Federazione Italiana Sindacati Industria – Commercio Artigianato Fesica – Confsal, assistita dalla Confederazione Generale dei Sindacati Autonomi dei Lavoratori – Confsal, l’accordo integrativo del CCNL per i dipendenti del Terziario: Commercio, Distribuzione e Servizi che ha previsto le seguenti novità a livello retributivo, considerata la situazione di crisi che sta affrontando il settore dovuti al perdurare della pandemia, la situazione di guerra in Ucraina, l’emergenza energetica e il forte incremento del costo della vita.
Un tantum 
Ai lavoratori in forza alla data di sottoscrizione dell’accordo, e che abbiano prestato attività lavorativa nel periodo 2020-2022, verrà corrisposto un importo una tantum pari a 350,00 euro (al 4° livello e riparametrato sugli altri livelli di inquadramento). Tale importo verrà erogato in due tranches: 200,00 euro con la retribuzione di gennaio 2023 e 150,00 euro con la retribuzione di marzo 2023, nei seguenti importi riparametrati per ogni livello.














































Livello I Tranche  II Tranche
Quadri 347,22 260,42
I 312,78 234,58
II 270,56 202,92
III 231,25 173,44
IV 200,00 150,00
V 180,69 135,52
VI 162,22 121,67
VII 138,89 104,17
Operatori di vendita 1°categoria  188,79 141,60
Operatori di vendita 2°categoria  158,50 118,88

Gli importi saranno erogati pro quota in rapporto ai mesi di anzianità di servizio maturata durante il periodo 2020 – 2022 e non saranno conteggiati i periodi di servizio militare, aspettative non retribuite, nonché tutti i periodi in cui non sia stata erogata una retribuzione a norma di legge e di contratto; saranno computati invece, a mero titolo esemplificativo, il congedo di maternità, i congedi parentali e i periodi di sospensione e/o riduzione dell’orario di lavoro per la fruizione degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro.


Gli importi non saranno utili ai fini del computo di alcun istituto contrattuale, né del trattamento di fine rapporto.


Anticipazione sui futuri aumenti contrattuali
A decorrere dal 1°aprile 2023 verrà erogata una somma pari a 30,00 euro mensili (al 4° livello e riparametrata sugli altri livelli di inquadramento) da intendersi come incremento dei minimi a titolo di acconto assorbibile da futuri aumenti contrattuali.



































Livello Importo
Quadri 52,08
I 46,92
II 40,58
III 34,69
IV 30,00
V 27,10
VI 24,33
VII 20,83
Operatori di vendita 1°categoria  28,32
Operatori di vendita 2°categoria  23,78