Smart&Start Italia: da finanziamento a in contributo a fondo perduto


Stabilite le modalità di richiesta con cui le startup finanziate con Smart&Start Italia, l’incentivo di Invitalia dedicato alle imprese ad alto contenuto di innovazione, possono convertire una parte del finanziamento agevolato ottenuto in contributo a fondo perduto nel caso di investimenti nel capitale di rischio delle imprese agevolate (Ministero delle sviluppo economico – Circolare 04 luglio 2022, n. 253833).

Con circolare del Direttore generale per gli incentivi alle imprese 4 luglio 2022, n. 253833 sono state apportate alla circolare n. 439196 del 16 dicembre 2019 le necessarie modifiche e integrazioni per adeguarne il contenuto alle nuove previsioni dettate dal decreto 24 febbraio 2022.
In particolare, la modifica normativa introduce la possibilità per le start-up innovative beneficiarie delle agevolazioni a valere sulla misura Smart&Start Italia di richiedere la conversione di una quota del finanziamento agevolato ottenuto in contributo a fondo perduto, nel caso in cui la medesima start-up innovativa sia destinataria di investimenti nel capitale di rischio attuati da investitori terzi (regolamentati o qualificati) o da soci persone fisiche.
Pertanto, le startup già ammesse alle agevolazioni possono chiedere di trasformare in fondo perduto una quota del mutuo se nella società vengono realizzati investimenti in capitale di rischio nella forma di investimento in equity, ovvero di conversione in equity di uno strumento in forma di quasi-equity da parte di investitori terzi o di soci persone fisiche.
L’investimento nel capitale di rischio deve essere almeno di 80.000 euro, avere una durata minima di tre anni e, nel caso di apporto da parte di investitori terzi, non deve determinare una partecipazione di maggioranza.
Il finanziamento agevolato è convertibile fino a un importo del 50% delle somme apportate dagli investitori terzi e, comunque, non oltre il 50% del totale delle agevolazioni concesse alla startup.
La circolare in oggetto n. 253833/2022 prevede la possibilità di presentare, secondo le modalità e gli schemi resi disponibili dal Soggetto gestore nell’apposita sezione del sito dedicata alla misura Smart&Start Italia, le richieste di conversione di una quota del finanziamento agevolato in contributo a fondo perduto a partire dal giorno 14 luglio 2022. In via di prima applicazione, le richieste possono essere presentate anche dalle imprese che, alla medesima data, siano state già ammesse alle agevolazioni previste per la realizzazione dei piani di impresa e che non abbiano terminato tali piani da oltre 24 mesi.


Come regolarizzare l’omessa dichiarazione Iva 2022


Definite le modalità con cui l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti, le informazioni ricavabili dalle fatture elettroniche, da cui emergono cessione di beni e prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti in Italia e dei corrispettivi giornalieri trasmessi, che segnalano la possibile omessa presentazione della dichiarazione Iva relativa al 2021 o del quadro VE (Agenzia Entrate – provvedimento 05 luglio 2022, n. 263062).

L’Agenzia delle Entrate per una valutazione in ordine alla correttezza dei dati in suo possesso e al fine di consentire al contribuente di fornire elementi e informazioni in grado di giustificare la presunta anomalia rilevata, trasmette una comunicazione al medesimo contribuente contenente i seguenti dati:
– codice fiscale e denominazione/cognome e nome del contribuente;
– numero identificativo e data della comunicazione, codice atto e periodo d’imposta;
– data di elaborazione della comunicazione in caso di mancata presentazione della dichiarazione IVA entro i termini prescritti;
– data e protocollo telematico della dichiarazione IVA trasmessa per il periodo di imposta 2021, in caso di presentazione della dichiarazione senza il quadro VE.


La comunicazione viene trasmessa al domicilio digitale dei singoli contribuenti, consultabile all’interno dell’area riservata del portale informatico dell’Agenzia delle Entrate, denominata “Cassetto fiscale”, e dell’interfaccia web “Fatture e Corrispettivi”.


Riguardo alle regolarizzazioni:
– i contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione IVA relativa al periodo di imposta 2021 possono regolarizzare la posizione presentando la dichiarazione entro novanta giorni decorrenti dal 30 aprile 2022, con il versamento delle sanzioni in misura ridotta ai sensi dall’art. 13, co. 1 lett. c), D.Lgs. n. 472/1997;
– i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione IVA relativa al periodo di imposta 2021 senza il quadro VE possono regolarizzare gli errori e le omissioni eventualmente commessi ai sensi dell’art. 13, co. 1 lett. a-bis), D.Lgs. n. 472/1997, beneficiando della riduzione delle sanzioni in ragione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni stesse.


In scadenza il versamento annuale per gli artigiani metalmeccanici friulani

In scadenza il versamento annuale al Fondo Integrativo Artigiani Metalmeccanici friulani.

Entro il 15 luglio 2022 si deve effettuare il versamento annuale al Fondo Integrativo Artigiani Metalmeccanici FVG per l’anno in corso, considerando:
– a carico delle aziende una quota annuale di euro 10,33 per ogni lavoratore dipendente in forza al 30 giugno;
– a carico del lavoratore una quota di euro 0,52 mensile da trattenersi a cura del datore di lavoro e da versare semestralmente a luglio e a gennaio.

Contributi piccoli coloni e compartecipanti familiari: anno 2022



L’Inps fornisce istruzioni sui contributi, per l’anno 2022, dei concedenti ai piccoli coloni e compartecipanti familiari (Inps, circolare n. 77/2022).


La quota dell’aliquota della contribuzione posta a carico dei concedenti ai piccoli coloni e partecipanti familiari per l’anno 2022 è aumentata dello 0,20%.











Aliquota dovuta al fondo pensioni lavoratori dipendenti


Dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022

Concedente Concessionario Totale
20,75% (esclusa la quota base pari a 0,11%) 8,84% 29,59%


 


Per la riduzione degli oneri sociali, per i concedenti, che versano l’aliquota dello 0,43% per gli assegni familiari, le misure degli esoneri da applicare sono le seguenti:












Esoneri aliquote contributive

Assegni familiari 0,43%
Tutela maternità 0,03%
Disoccupazione 0,34%


L’esonero di un punto percentuale complessivo da applicarsi sulle aliquote della gestione di cui all’articolo 24 della legge 9 marzo 1989, n. 88, a valere prioritariamente sull’aliquota contributiva degli assegni per il nucleo familiare, è cumulabile con quello già previsto dall’articolo 120 della legge n. 388/2000 e va applicato in caso di mancanza di capienza sulle altre aliquote contributive della citata gestione, prediligendo la maternità e la disoccupazione ed escludendo l’aliquota per il trattamento di fine rapporto, nonché quella di finanziamento dei fondi interprofessionali per la formazione continua.
Per i concedenti, pertanto, l’esonero di un punto percentuale opera sull’aliquota della disoccupazione:







Aliquota disoccupazione 2,75%
Esonero ex art. 1, co. 361 e 362, L. n. 266/2005 1,00%

I contributi per l’assistenza infortuni sul lavoro, a decorrere dal 1° gennaio 2001, sono così stabiliti:







Assistenza Infortuni sul Lavoro  10,125%
Addizionale Infortuni sul Lavoro  3,1185%

Il pagamento della contribuzione deve essere effettuato in quattro rate utilizzando il modello F24. I termini di scadenza per il pagamento sono il 18 luglio 2022 (in quanto il 16 luglio 2022, termine ordinario di scadenza cade di sabato), il 16 settembre 2022, il 16 novembre 2022 e il 16 gennaio 2023.
Il concedente del rapporto di piccola colonia/compartecipazione familiare, accedendo al sito istituzionale, servizi on-line per il cittadino, potrà visualizzare la lettera contenente il dettaglio contributivo e stampare la delega di pagamento F24, selezionando la voce “Modelli F24 – Rapporti di lavoro PC/CF”.